La rubrica Colpo d’occhio nasce con l’intento di fornire al lettore chiavi di lettura utili ad accostarsi ai capolavori meno conosciuti dei nostri Musei. In questo numero di “MuseoinVita” l’attenzione si concentra sulla Madonna della melagrana di Jacopo della Quercia. L’Altare della Beata Vergine detta la Madonna Bianca o del Pane, ha una gran statua di marmo bianco, che rappresenta Maria Vergine a sedere col Bambino sulle ginocchia, che tiene un melogranato tra le mani: et è di scultore finora sconosciuto G. Baruffaldi, Annali di Ferrara (1660-1720 ca.), Biblioteca Comunale Ariostea, ms. Collezione Antonelli 594, II, c. 198v. Era
Tipologia imperiale tra Galba (68-69 d.C.) e Tito (79-81 d.C.) nella Collezione Numismatica di Ferrara

L’attività di catalogazione del materiale numismatico di età romana appartenente alla Collezione dei Musei di Arte Antica nel 2018 ha interessato un gruppo di 77 monete datate tra il regno di Galba (68-69 d.C.) e quello di Tito (79-81 d.C.). Tale periodo, caratterizzato dal violento passaggio dalla dinastia Giulio-Claudia a quella Flavia, vide nel 69 d.C. il suo momento più tragico: nel cosiddetto “anno dei quattro imperatori”[1] lo scatenarsi di una vera e propria guerra civile causò la morte violenta di tre Principes (Galba, Otone, Vitellio) e la definitiva vittoria di Tito Flavio Vespasiano, fondatore di una dinastia che diede
La Collezione Medaglie: studi, esposizioni, progetti

Dopo aver brevemente illustrato nel numero precedente gli interventi pregressi operati sulla sezione romana del medagliere[1], il quadro degli studi sulla collezione numismatica viene ora ampliato, ripercorrendo i principali momenti espositivi e le pubblicazioni relativi alla Collezione Medaglie, aggiungendo anche qualche informazione sui progetti in corso. La raccolta è stimabile attorno ai 2000 esemplari. Un inventario patrimoniale del Civico Museo, esteso durante la direzione di Gualtiero Medri e datato 1935, elenca gli esemplari della collezione suddivisi in gruppi – per autore, per categoria o cronologia – e ne indica la collocazione nelle sale del piano nobile di Palazzo Schifanoia. Apprendiamo
Dipingere gli affetti: introduzione al percorso espositivo

L’ala sud e i Camerini del Principe del Castello Estense ospitano dal 26 gennaio al 26 dicembre 2019 la nuova edizione de “L’arte per l’arte”, l’iniziativa del Comune di Ferrara dedicata alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale non accessibile a seguito del sisma del 2012. Dopo gli appuntamenti con Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis(2015-16) e con Da Previati a Mentessi, da Boldini a De Pisis. Un nuovo percorso al Castello Estense (2015-16), protagonista è questa volta la quadreria dell’ASP – Azienda Servizi alla Persona di Ferrara (fig. 1), depositata presso i Musei Civici cittadini dal
Colophon del numeri 7/8 di “MuseoinVita”

Colophon dei numeri 7/8 di “MuseoinVita” Direttore responsabileAlessandro Zangara Direttore scientificoAngelo Andreotti (fino al 31 aprile 2018) Coordinamento scientificoGiovanni Sassu Comitato scientificoAngelo Andreotti, Musei di Arte Antica e Storico ScientificiMarco Bertozzi, Università degli Studi di FerraraFrancesca Cappelletti, Università degli Studi di FerraraSonia Cavicchioli, Università degli Studi di BolognaBarbara Ghelfi, Università degli Studi di BolognaMaria Luisa Pacelli, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di FerraraGiovanni Sassu, Musei di Arte Antica e Storico ScientificiGiovanni C.F. Villa, Università degli Studi di Bergamo Coordinamento editorialeRomeo Pio Cristofori EditingTatiana De Bartolo e Maria Chiara Mosele RedazioneAngelo Andreotti, Elisabetta Capanna, Romeo Pio Cristofori, Tatiana De Bartolo, Maria
Personaggi ed eventi del secolo XX

La nascita della medaglia-ritratto viene attribuita dalla maggior parte degli studiosi all’opera di Pisanello, che iniziò l’attività di medaglista approntando, nel 1438, una medaglia con l’effigie di Giovanni VIII Paleologo. Sull’argomento è stato scritto moltissimo, ma mi piace citare il grande studioso Francesco Panvini Rosati, che, nel suo studio dedicato alle Medaglie e Placchette italiane dal Rinascimento al XVIII secolo, osservava: gli umanisti trassero il gusto per la moneta antica e l’ispirazione a creare la medaglia simile alla moneta per la forma ma diversa nella sua natura e nel fine. La medaglia quindi non solo nasce da una concezione artistica
Una scuola sicura e che non inganna: il significato della produzione artistica delle copie nella Ferrara del XVII secolo

L’assetto storico-politico della Ferrara del Seicento, all’indomani della Devoluzione del Ducato allo Stato Pontificio, ha avuto importanti ripercussioni sulle botteghe artistiche presenti sul territorio. Ritrovatesi prive delle committenze ducali, esse si impegnarono a soddisfare le richieste provenienti da ambiti diversi, fossero esse di matrice religiosa o legate alla nuova classe dirigente. In questo frangente, tutt’altro che marginale è la produzione artistica di copie o repliche sovente connessa, in qualche modo, agli ultimi lembi del clima del regno di Alfonso II. La vivacità di una simile attività, che può essere annoverata a pieno titolo tra le produzioni artistiche più floride della
Ad usum puellarum orphanotrophii Ferrariae, per un percorso documentario della quadreria dell’ASP

Nell’ottobre del 2006 ho ricevuto dall’allora Direzione Orfanotrofi e Conservatori (ora ASP – Azienda Servizi alla Persona) l’incarico di provvedere ad una nuova schedatura dei quadri e degli altri oggetti che dal 1974 sono stati depositati presso i Musei Civici d’Arte Antica. Fine dell’operazione, oltre ad un mero aggiornamento delle precedenti schedature, era quello di ricostruire la formazione della collezione e, per quanto possibile, la provenienza dei singoli pezzi[1]. A tal proposito, necessità contingente è stata quella di procedere all’inventariazione degli archivi dell’istituzione, ad oggi conservati presso l’Archivio di Stato di Ferrara. Sebbene la storia e l’importanza di questo archivio
Musica e liturgia nei Corali della Cattedrale: L’Innario
Ferrara, Palazzo Bonacossi, 18 maggio 2017 Terza conferenza di Anatomia di un capolavoro. Storia, stile e iconografia nelle opere del Museo della Cattedrale, III edizione: I colori dell’anima: i Libri Corali della Cattedrale e la musica sacra a Ferrara alla fine del Quattrocento. A cura della Fondazione “Enrico Zanotti”. Anatomia di un capolavoro 2017, 1/3 (conferenza di Anna Melograni): https://youtu.be/xyxkgWD-0z4.Anatomia di un capolavoro 2017, 2/3 (conferenza di Fabrizio Lollini): https://youtu.be./s6RgOJmowFo. © 2017 Fondazione “Enrico Zanotti”.
Alla fine dell’Officina ferrarese: il cantiere dei Corali del Duomo
Ferrara, Palazzo Bonacossi, 27 aprile 2017 Seconda conferenza di Anatomia di un capolavoro. Storia, stile e iconografia nelle opere del Museo della Cattedrale, III edizione: I colori dell’anima: i Libri Corali della Cattedrale e la musica sacra a Ferrara alla fine del Quattrocento. Anatomia di un capolavoro 2017, 1/3 (conferenza di Anna Melograni): https://youtu.be/xyxkgWD-0z4.Anatomia di un capolavoro 2017, 3/3 (conferenza di Mons. Pablo Colino): https://youtu.be/vsXiZzJA4Gk. © 2017, Museo della Cattedrale di Ferrara (Comune di Ferrara | Capitolo della Cattedrale), in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e la Fondazione “Enrico Zanotti”.