Enea “in absentia” nelle arti figurative ferraresi da Borso ad Alfonso I d’Este

Enea “in absentia” nelle arti figurative ferraresi da Borso ad Alfonso I d’Este

Il presente articolo è un estratto dalla tesi di laurea magistrale “Cerca il virgiliano Enea in questa gran silva il ramo d’oro”: il mito del principe troiano nella cultura letteraria e figurativa ferrarese da Borso a Alfonso I d’Este, discussa dall’autrice nell’a.a. 2014/15, corso di laurea Storia dell’arte, Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma, (relatore: prof.ssa Claudia Cieri Via, cattedra di Iconografia e Iconologia; correlatore: dott. Gabriele Quaranta). Al rinnovato interesse per gli studia humanitatis, nella Ferrara estense del Quattro e Cinquecento, fece eco il progressivo aggiornamento delle arti figurative: attraverso l’eleganza e la preziosità delle forme

Testamento di Alfonso I d’Este (Elemosina all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, 26 ottobre 1534)

Testamento di Alfonso I d’Este (Elemosina all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, 26 ottobre 1534)

Anonimo artista ferrarese Copertina del Testamento di Alfonso I d’Este, terzo duca di Ferrara (Elemosina all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, 26 ottobre 1534) XVI secolo Ferrara, Musei di Arte Antica (deposito dell’Unità Sanitaria Locale n. 31). Fig. 1, Piatto interno sinistro: vignetta a tutta pagina raffigurante il duca Alfonso I d’Este sul letto di morte, nell’atto di dettare le ultime volontà a beneficio degli elemosinieri dell’Ospedale Sant’Anna di Ferrara. Fig. 2, Piatto interno destro: vignetta a tutta pagina rappresentate il compianto del defunto Alfonso I d’Este da parte beneficiati. Le due miniature prese in esame costituiscono la decorazione dei piatti interni