Il titolo di questa conferenza potrà apparire netto e forse curioso: I bolognesi a Ferrara: dai Carracci ad Antonio Randa.
Carlo Bononi tra immagine e persuasione

Nell’immaginario collettivo il Seicento ferrarese non corrisponde affatto a un “siglo de oro”: per molti, infatti, tale secolo, lontano dai fasti dell’aurea età Estense, è percepito come un periodo di assoluta decadenza economica e culturale che prende avvio dalla Devoluzione nel 1598 divorando ben presto come un cancro la parte migliore della città.
Da “Musei ferraresi” a “MuseoinVita”
Si chiamava “Musei Ferraresi”, il bollettino annuale fondato nel 1971 (ma edito nel 1972) da Ranieri Varese – allora direttore dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara –, e che cessò la pubblicazione nel 2000, dopo 19 numeri in ventotto anni di documentazione, approfondimenti, comunicazioni sulle attività e il patrimonio museale ferrarese, non solo storico artistico.
Il talento naturale e la ricerca dell’equilibrio. Il Guercino a Ferrara

Il ciclo di conferenze Immagine e persuasione. Il Seicento a Ferrara si chiude con la figura di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino. Questa conclusione è in qualche modo d’obbligo. Com’è noto, Guercino è un pittore centese, ma ha svolto un ruolo di primo piano nell’ambito della pittura dell’ex capitale Estense nel Seicento ed è considerato uno dei massimi interpreti della pittura emiliana Barocca.
Scarsellino copista, tra devozione e collezionismo

A soli cinque anni dalla terza e più recente monografia su Scarsellino, redatta da Maria Angela Novelli, le sorprese che questo pittore ci riserva continuano ed essere tante e in particolare in termini di vastità di catalogo. Io stessa, dopo aver collaborato alla realizzazione del volume del 2008, ho raccolto una quarantina di nuove opere del pittore.